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IL PROSSIMO WEEKEND LA 4. E CONCLUSIVA TAPPA, NUOVAMENTE A SARNO.
LANCIATI VERSO IL TRAGUARDO FINALE: LA VOLATA PER LA WSK SUPER MASTER SERIES INIZIA ORA.
Le gare che oggi hanno animato il weekend pasquale sul circuito Internazionale Napoli di Sarno (SA) portano la WSK Super Master Series al traguardo finale: il prossimo fine settimana sarà lo stesso circuito campano a ospitare le gare decisive, che al momento lasciano la porta aperta a ogni possibile esito. Le gare odierne hanno infatti contribuito ad avvalorare ogni ipotesi, nelle classifiche finali delle categorie KZ2, OK, OK Junior e 60 Mini.
RUSH FINALE LIVE DA WSK.IT.
Sarà ancora più interessante, domenica prossima 8 aprile, assistere alla diretta streaming delle gare decisive, che questa volta saranno definitive sulle classifiche della WSK Super Master Series 2018. Ancora una volta, il riferimento è il canale ufficiale wsk.it
MARCO ARDIGÒ DOMINA IN KZ2.
Un anno dopo l’infortunio che l’ha tenuto fermo nella scorsa stagione, il bresciano Marco Ardigò (Tony Kart-Vortex-Bridgestone) ha firmato un weekend da record in KZ2, volando in vetta anche alla classifica generale. Sua infatti la vittoria sia in Prefinale che in Finale, dove ha tagliato il traguardo con un buon margine su Giuseppe Palomba (Intredip-TM). Il napoletano ha dovuto lottare a lungo con il toscano Paolo Ippolito (Lenzo Kart-LKE) che era partito in prima fila grazie ad una bella una rimonta in prefinale ma ha poi dovuto cedere il passo in Finale, concludendo sesto. Sul terzo gradino del podio è salito il finlandese Simo Puhakka. (Tony Kart-Vortex), risalito dalla terza fila di partenza. Ardigò comanda in classifica con 209 punti, davanti a Paolo De Conto (CRG-TM).
ATTACCO RIUSCITO DI NICKLAS NIELSEN IN OK.
Nicklas Nielsen (Tony Kart-Vortex-Bridgestone) ha centrato l’obiettivo di risalire in vetta alla OK. In Finale il danese è riuscito, dopo essere scattato dalla seconda fila, a rimontare in poco tempo sia l’inglese Jonny Edgar Exprit-TM) che il pordenonese Lorenzo Travisanutto (KR-Parilla), partiti in prima fila dopo aver vinto le due Prefinali. Mentre Nielsen ha proseguito verso la vittoria, alle sue spalle si è piazzato l’inglese Callum Bradshaw, prima di essere scavalcato dall’incontenibile spagnolo Pedro Hiltbrand (entrambi su CRG-TM): quest’ultimo, proveniente dalla nona fila dello schieramento, ha così artigliato un secondo posto di tutto rispetto. Altrettanto bravo, al terzo posto ha concluso il tedesco Hannes Janker (KR-Parilla), il quale ha però dovuto cedere in classifica al nuovo leader Nielsen (223 punti) e a Edgar, che con 186 punti lo precede di una sola lunghezza.
GABRIELE MINÌ, SCATTO VINCENTE IN OK JUNIOR.
La OK junior ha mantenuto le promesse di grande vitalità, dimostrata con tre piloti a pari punti al termine delle manche di qualifica: tra questi, lo scatto migliore al via della Finale lo ha avuto il palermitano Gabriele Minì (Parolin-Parilla-Vega), andato al comando in quattro giri dopo aver scavalcato il poleman, il brasiliano Gabriel Bortoleto (CRG-TM). Quest’ultimo ha proseguito al secondo posto finchè l’ottimo francese Evann Mallet (Kosmic-Parilla), partito dalla 5. fila, non gli ha strappato all’ultimo giro la posizione d’onore. In classifica resta al comando il russo Kirill Smal (Tony Kart-Vortex, 212 p.) ma Minì è alle sue spalle, staccato di un solo punto.
60 MINI, LA SORPRESA È TYMOTEUSZ KUCHARCZYK.
Nella gara conclusiva è stato sorprendente il polacco Tymoteusz (Parolin-TM-Vega) in rimonta dalla sesta fila dello schieramento fino a centrare la vittoria al termine di un imprevedibile ultimo giro: la lotta tra il bolognese Andrea Antonelli (Energy-TM) e il norvegese Martinius Stenshorne (Parolin-TM) ha infatti avvantaggiato Kucharczyk, balzato in testa dal terzo posto che in quel momento occupava, favorendo anche il polacco Karol Pasiewicz (Energy-TM), giunto secondo davanti a Antonelli. La penalizzazione inflitta a quest’ultimo dopo l’arrivo, ha poi promosso al terzo posto il rumeno Alexandru Iancu (Maranello-TM). Leader in classifica resta Stenshorne, con 201 punti su Antonelli (193).